19/11/08

Il destino dell'acqua

l'acqua del cielo piove sulle ciaramiri del tetto, che la convogliano verso le canalati, scendendo poi nella sterna

8 commenti:

Anonimo ha detto...

ah bello! bravo alby
mancano i doccioni del duomo di milano. :))

Alby ha detto...

po' esseri chi tu 'vulia diri malanu, 'da città cu la negghia ni lu continenti?
dal padano al siculo, dal manzanarre al reno, fatti non foste…
mi sono confuso

cbar ha detto...

Ciao Alby, volevo sapere se anche a te succede di scrivere in "aramaico" quando scrivi un post... o è solo il mio che è impazzito? A me cambia le parole, poi mi scrive le frasi dove pare a lui... non ci capisco più nulla!
Volevo fare un altro post oggi, ma ecchecavolo!, così non si riesce proprio.
Ciao,
cbar

cbar ha detto...

Ciao, ero io che sbagliavo... non scrive più in aramaico... bah! Sai che è bello l'acquerello che hai fatto? Ciao, cbar

Anonimo ha detto...

eheh alby. mi sembra uguale a:
Sao ko kelle terre, per kelle fini que ki contene, trenta anni le possette parte sancti Benedicti.

kappa a parte.

Alby ha detto...

Francesca, tu scherzi, ma se Cielo d'Alcamo fosse stato più convincente, qui ora si parlava siciliano da bolzano ad agrigento, da aosta a udine, dal manzanarre al reno

Alby ha detto...

(altro che l'aramaico di Cbar!)

Anonimo ha detto...

se pareba boves, alba pratàlia aràba
et albo versòrio teneba, et negro sèmen seminaba.

è il primo scritto in latinovolgare.
è un indovinello. da qui il resto.

se cielo non avesse scritto solo rosa fresca chissà adesso.