04/11/15

I giardini di marzo, cieli immensi


Il carretto passava e quell'uomo gridava gelati 
al 21 del mese i nostri soldi erano già finiti 
io pensavo a mia madre e rivedevo i suoi vestiti 
il più bello era nero coi fiori non ancora appassiti 
All'uscita di scuola i ragazzi vendevano i libri 
io restavo a guardarli cercando il coraggio per imitarli 
poi sconfitto tornavo a giocar con la mente i suoi tarli 
e alla sera al telefono tu mi chiedevi perché non parli 
Che anno è che giorno è 
questo è il tempo di vivere con te 
le mie mani come vedi non tremano più 
e ho nell'anima 
in fondo all'anima cieli immensi 
e immenso amore 
e poi ancora ancora amore amor per te 
fiumi azzurri e colline e praterie 
dove corrono dolcissime le mie malinconie 
l'universo trova spazio dentro me 
ma il coraggio di vivere quello ancora non c'è
I giardini di marzo si vestono di nuovi colori 
e le giovani donne in quei mesi vivono nuovi amori 
camminavi al mio fianco e ad un tratto dicesti "tu muori 
se mi aiuti son certa che io ne verrò fuori" 
ma non una parola chiarì i miei pensieri 
continuai a camminare lasciandoti attrice di ieri 
Che anno è che giorno è 
questo è il tempo di vivere con te 
le mie mani come vedi non tremano più 
e ho nell'anima 
in fondo all'anima cieli immensi 
e immenso amore 
e poi ancora ancora amore amor per te 
fiumi azzurri e colline e praterie 
dove corrono dolcissime le mie malinconie 
l'universo trova spazio dentro me 
ma il coraggio di vivere quello ancora non c'è

1 commento:

Anna-Marina ha detto...

L'abbiamo cantata mille e più mille volte ancora...e mille e più mille cieli dipingi!