06/04/12

1° quesito con Albi


In Sicilia i pizzaioli hanno l’abitudine di servirti la pizza già pre-tagliata.
Può essere a rombetti, così:
oppure, più raramente, a fette, come una torta:
Inutile dire che la cosa mi disturba immensamente, perché mi impedisce di tagliarla secondo un mio rituale. Mi disturba anche perché, immancabilmente, mi dimentico di chiedere di non tagliarmela.
Bene. L’ultima volta era tagliata a spicchi.
Uno dei miei rituali, mangiando anche una bistecca, è quello di fare bocconi geometricamente uguali e di calcolare quanti pezzetti di pane devo prevedere per finire la bistecca.
Con gli spicchi mi si è posto un problema geometrico interessante.
Approssimando lo spicchio ad un triangolo (ma sicuramente la regola vale anche per lo spicchio) a che punto dell’altezza devo praticare il taglio per far sì che l’area del triangolino t sia la metà del triangolo grande T?
Detta a la base del triangolo T e h la sua altezza e b la base del triangolo t e k la sua altezza, vogliamo che valga la seguente relazione:

Qual è il valore di k che rende vera tale relazione? (è quasi come il quesito con la Susi).
Ricchi premi ai solutori.

6 commenti:

trillina ha detto...

... farti vedere da uno bravo, no?

Davide Riboli ha detto...

La soluzione via motore computazionale non sembra troppo complicata:

http://bit.ly/I5Dr4F

Per un taglio salomonico, se vai di fretta, il boccone è molto buono e pure isoscele, invece che tranciare parallelo alla base tagli lungo l'altezza h e ottieni due triangoli rettangoli che son la metà giusta del primo. E puoi pure divertirti a ricomporre nel piatto in guisa di rettangolo che più equidecomponibile non si può.

Ma se invece stai giocherellando nervoso con una fettina che proprio non ti va e miri a perdere tempo, come fai a dividere il pezzo di partenza in due minori che stiano tra loro in rapporto aureo anziché d'uno a due?

Tra parentesi: pure io, affetto dalle medesime psicopatologie quotidiane, conto i bocconcini giusti e valuto persino l'ordine d'apparizione palatale dei sapori. Raffinatezza psicotica puntualmente vanificata dalla quantità K di peperoncino omogeneamente distribuito.

Alby ha detto...

@ iaia: ciao

@ davide
La soluzione di Wolfram non è una soluzione (e comunque il comitato dice che non sarebbe valido); esiste una soluzione algebrica.

Guarda che non giocherellavo nervoso con la fetta, anzi. Mi sono dimenticato di mettere le note di colore, anzi di sapore,anzi di odore. Te le ricordi le rianate di Custonaci?

Comunque bene, mi hai sfidato col rapporto aureo, che mi affascina.
Credimi, quella sera, oltre a pensare alle elucubrazioni sui triangoli, oltre a guardare il Milan che perdeva contro la Juve a coppa Italia, ho disegnato un caminetto con tutti i rettangoli aurei.

Non faccio vedere il disegno, perché temo che la Palazzetti me lo ruberebbe…

Davide Riboli ha detto...

Eh, me le ricordo sì, le rianate...

Valentina ha detto...

Non l'ho risolto, ammetto sconfitta. Ho trovato però problema e soluzione su un vecchio libro di Ruffini: http://goo.gl/3Vj3H (vd. problema XIX).

Posso avere il premio di consolazione per i bambini deficienti?

Anna-Marina ha detto...

Valentinaaaaa! Non farti influenzare! Attenta a quei due!!!!