13/08/11

estate

Quando eravamo bambini il momento magico era quello del viaggio in treno: due giorni e una notte!
Il rumore delle ruote, il ritmo su cui mentalmente riuscivo a cantare qualsiasi canzone.
Il rito del cuccettista (una autorità assoluta) che monta le cuccette.
Le facce fuori dai finestrini col vento veloce della corsa che toglie il fiato (e qualche granello di sabbia, terra, fuliggine che ti entra negli occhi).

Ora si arriva in aeroplano.
Due ore (o anche meno, o anche più se conti
check-in, consegna bagagli e altri impedimenti) e sei là.
Ma c'è ugualmente qualcosa di magico in questo veloce viaggio.
All'arrivo, all'aeroporto di Punta Raisi, mentre aspetti i bagagli, cartelli pubblicitari ruotano lentamente e fanno leggere piccoli brani di Pirandello o Verga:

"
Le belle sere d'estate che salivano adagio adagio dalla terra, il buon odore del fieno in cui si affondavano i gomiti; gli uccelli che frusciavano per appollajarsi nel boschetto e il ronzio degli scarafaggi alati, che andava e veniva uguale e sommesso come il mormorio della fontana! e quelle due note dello zufolo di Jele, sempre le stesse, iuh! iuh! iuh! iuh!" (G. Verga, Tutte le novelle, Jele il pastore).

Ogni volta, arrivando, questo è come un delizioso antipasto di ciò che ti attende…

7 commenti:

trillina ha detto...

condivido!!!

Arianna ha detto...

Bello spaccato di vita! Buon ferragosto, Arianna

Alby ha detto...

ciao Trillina-Jaja, ciao Arianna: buon ferragosto e grazie delle visite!

bruno ha detto...

ma...quanto si impiegava in treno da Padova a Palermo?
un abbraccio
bruno

Alby ha detto...

@Bruno: due giorni e una notte! e si arrivava a Trapani. Non è una differenza da poco, perché erano almeno altre 3 ore.
Due giorni e una notte in realtà era una enfatizzazione di mia mamma e significava che si viaggiava in due giorni diversi, con in mezzo la notte.
Comunque a noi bambini (per lo meno a me bambino) piaceva da morire quel concetto "eroico" di un viaggio interminabile.

Anna-Marina ha detto...

..... ti hanno fischiato le orecchie questo pomeriggio? Bruno non si è dato pace con questi "due giorni e una notte"! Vedo, comunque, che gli hai risposto.
Sì sì sì era un viaggio interminabile, ma bellissimo e poi, ci aspettavano sole, mare, sabbia, cuscus, cannoli e cassatelle....mmmmmm...,perchè non esiste la macchina del tempo!

Anna-Marina ha detto...

Dubbio: si dice "ti hanno fischiato le orecchie" o "ti sono fischiate le orecchie"?